Publistampa Edizioni

Il piacere di dare corpo e forma al libro e il privilegio di sceglierlo

BOEMIA ANDATA E RITORNO

18,00

di Wolftraud de Concini
contributi di Paolo Rumiz, Milan Novák Ondřej Matějka
pagine 84
prima edizione dicembre 2013

ISBN 978-88-96014-55-4

Descrizione

La Seconda guerra mondiale termina l’8 maggio 1945.

Nei mesi che seguono, gli appartenenti alla minoranza di lingua tedesca vengono espulsi dalla Boemia, la loro patria, allora parte dell’appena ricostruita Repubblica Cecoslovacca. Questi i fatti storici che fanno da sfondo a un capitolo decisivo nella vita dell’autrice.

Wolf traud de Concini, infatti, è una dei tre milioni di profughi tedeschi dei Sudeti.

Decine di anni dopo l’espulsione ritorna in Boemia, il suo paese di nascita. È l’occasione per mettersi alla ricerca delle sue radici, per cercare di dare una risposta alla domanda se questa Boemia/Repubblica Ceca sia oggi (ancora/di nuovo) la sua patria, se considera i cechi suoi compatrioti e se loro la considerano una loro compatriota. Comincia a ricordare, mette insieme vecchie foto di famiglia e documenti, inizia a scrivere. Con testi scarni, semplici, apparentemente leggeri affronta tematiche delicate e gravi: l’espulsione, la perdita della patria e lo sradicamento, la vita da profuga e l’eterno essere un’“Altra”. Un autore ceco, Milan Novák, si inserisce di tanto in tanto con testi suoi, portando nuovi punti di vista alle annotazioni dell’autrice. In storie piccole, molto private risuona la “grande” storia, per una migliore comprensione tra i popoli.

 

PREMIO SPECIALE
per opere ritenute meritevoli

 

L’AUTRICE

Wolftraud de Concini, nata nel 1940 in Boemia (Repubblica Ceca) e cresciuta in Germania (Bassa Sassonia), vive dal 1964 in Italia.

Ha redatto i testi per oltre 30 pubblicazioni, soprattutto per monografie dedicate a regioni italiane e francesi (tra questi Südtirol Trentino Belluno, Olten 1979) e per libri che hanno per oggetto la montagna.

Ritiene di particolare interesse i libri che la vedono autrice sia dei testi che delle fotografie.

Con Frati cari fratelli getta uno sguardo sulla vita quotidiana in un convento cappuccino (Trento 1983), con Bretagne Normandie (Olten 1983) presenta due regioni della Francia del Nord.

In seguito si specializza, sempre con parole ed immagini, sulle minoranze, sugli “Altri”: Gli Altri delle Alpi.

Minoranze linguistiche dell’arco alpino italiano (Pergine Valsugana 1997), Le minoranze in pentola. Storia e gastronomia delle 10 minoranze linguistiche delle Alpi italiane (Torino 1997), Gli Altri d’Italia. Minoranze linguistiche allo specchio (Pergine Valsugana 2003) sono le pubblicazioni più rilevanti su questa tematica che a lei, “Altra” da una vita, appare pressante.

A una minoranza particolare dedica una mostra allestita nel 2002 a Bolzano (Comune di Bolzano): U baro drom – La lunga strada sulla storia e la cultura di Sinti e Rom.

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